martedì 11 ottobre 2011

Pareggio tra Roccella e Rende nel giorno della visita del Santo Padre in Calabria

Saffioti attaccante Roccella autore del gol
Il calcio locale si è fermato, non in toto, per riflettere sulla visita del Santo Padre e dare la possibilità ad una buona percentuale di pubblico sportivo e di addetti ai lavori di gestire a piacimento la speciale domenica della Calabria. Per Roccella e Rende non è stato così, complici le dirette televisive e la voglia d’esclusiva su un territorio locrideo non spopolato dall’evento religioso regionale. Il pareggio deciso da Saffioti e Gallo divide il bottino. Non cambia nulla nel vertice dell’attuale classifica, dove il Montalto comanda e il Brancaleone stupisce, ma si modificano i singoli nuclei che trovano quadratura tattica al di là dei risultati posti in essere. Il riferimento è alla Bovalinese, ingenua nell’atteggiamento ma non sprovveduta nell’organizzazione dello scacchiere che sa creare e reprimere, riuscendo protagonista di una degna figura davanti al Castrovillari tutt’altro che inesperto. Pugliese e Frascà si lasciano complimenti a vicenda, dividono il bottino e rifilano qualche critica alla terna arbitrale. Il direttore di gara, Fabiano di Catanzaro, è forse uno degli esempi di giovane e coerente personalità arbitrale, capace di gestire con equilibrio quei novanta minuti di gara che non sono sempre scivolati nella tranquillità. Il Siderno ancora una volta non regge il colpo, come la Gioiese e lo Scalea. Problemi di assetto o di assestamento? Sono in corso le ricerche di risposte. Sicuramente non soffre di mancata identificazione il Brancaleone di Brando, quel tecnico che sembra non aver accusato il colpo del passaggio di categoria. Ha continuato a lavorare con il suo gruppo variandolo quanto basta. Finora è bastato avere in porta Cotroneo o Ferraro per guadagnare 450’ di imbattibilità; unica formazione a non aver subito reti. Che spettacolo di umiltà dilettantistica! Il messaggio per la nuova stagione sportiva parte dalla società di Galletta e Tuscano: ci vuole cuore e non un mercato astronomico. Questa volta in promozione una locridea guadagna onori. E’ il Gioiosa che ferma la capolista Catona impedendo a Fontana e Tedesco di scorazzare liberamente. La formazione biancorossa, ora affidata a Mimmo Quattrone, è salita a quota cinque in classifica. Si sono rallegrate di questo pareggio sia il San Calogero che il Real Catanzaro, le anticapolista del momento. A festeggiare tre punti è stato il Marina di Gioiosa e prima di tutti Andrea Maida, volenteroso ma soprattutto voglioso di dimostrare d’avere ancora qualcosa da dare in una categoria come la promozione, specialmente dopo i sacrifici fatti nell’intento, ancora non completato, di ritrovare la forma. Il San Luca ha ceduto il passo nella ripresa, com’è accaduto solo ai ragazzi di Loccisano e alla Taurianovese di Cambrea, più sfortunata però avendo perso il derby solo all’ottantanovesimo. La maggior parte delle reti sono state segnate durante la prima frazione, quattro sono stati i pareggi e tre le vittorie esterne. La locride di prima categoria sorride con Benesarnatilese, Locri e Bianco. La gara in trasferta di quest’ultima è stata sospesa ma le altre hanno incrementato il bottino di un punto.