venerdì 16 dicembre 2011

Finalmente ci siamo: si conclude il girone di andata di eccellenza e promozione e con loro termina anche il 2011 calcistico

Finalmente ci siamo: domenica si concluderà il girone d’andata dei campionati di eccellenza e promozione. L’ultimo andazzo non ha nobilitato il massimo campionato regionale, andando contro i principi e le regole del calcio dilettantistico. Chiudendo un girone termina anche un altro anno di agonismo e ci piacerebbe che se ne aprisse uno di sport e sportività. Anche nella stagione in corso si sono verificate aggressioni ma anche disguidi, malumori ed espulsioni, risse e disagi. Siccome il bello del calcio di oggi consta nel fascino del ricordo di ieri, di quando tutto era fatto di cose molto più semplici, facciamo in modo che non sia una memoria di episodi di negligenza. E’ anche vero che a questo intento dovremmo contribuire un po’ tutti. Bene, passando alla prospettiva dei campi notiamo subito che tre locridee saranno impegnate fuori casa mentre il Siderno torna a mettersi alla prova sull’erba del Raciti. E’ il Siderno delle novità che hanno già fatto breccia nella rete della Bovalinese ma è anche la compagine che in difesa risente dello scossone di queste settimane. Adesso le toccherà affrontare un Soverato risanato e spietato, che viaggia nel segno della positività e fuori casa si destreggia anche se segna poco e, in compenso, incassa ancor meno. L’onda è favorevole anche alle acrobazie di mister La Face che potrebbe lasciare tutti a bocca aperta. Sono “brutte” le trasferte che si prospettano alla Bovalinese e al Brancaleone. In casa amaranto c’è bisogno di un cambio di rotta che Iervasi potrebbe dare divenendo davvero cinico davanti porta, anche se nelle ultime uscite la squadra di Frascà ha pagato le assenze dovute alle squalifiche. Fuori casa non ha mai vinto, Occhiuzzi difficilmente si lascierà trafiggere e il Guardavalle nel complesso in casa propria è un esempio. Alla stregua di questa c’è la Rossanese, avversaria di un Brancaleone che dopo aver ceduto davanti alla capolista non vorrà più perdere tempo e punti. Per il Roccella invece c’è la mini prova Scalea, che poi in campo diventa un grande ostacolo perché si è ristrutturato e perché al massimo finisce per pareggiare. Lo Scalea di Bellinvia di fatto è ultimo ma questo non dovrebbe rilassare l’undici della Locride. Non si scoraggia invece il Gioiosa Jonica, pronto ad affrontare un più “grande” Real Catanzaro e forte dei dieci punti, su quattordici, guadagnati in casa, anche se la classifica attualmente sembra non gratificare gli sforzi. In realtà proprio fino alla posizione dell’avversario Real le misure sono strettissime. I catanzaresi non sono infallibili fuori casa, hanno già perso quattro volte. Il Marina di Gioiosa invece ha perso due volte, una sola in trasferta, e questa volta la destinazione è la casa della Pro Catanzaro. L’ex squadra di Riitano non fila più con i conti all’attivo come quando sedeva in panchina il trainer di Guardavalle. Ora è terzultima e in casa propria ha raccolto solo sette punti.  

venerdì 9 dicembre 2011

C'è aria di derby: Bovalinese - Siderno

Una formazione della Bovalinese
C’è un’aria di derby che annuncia la quattordicesima giornata, ovvero la vigilia del giro di boa ma anche le ultime fatiche prima della pausa di Natale. Iniziamo dal momento derby, dalla Locride alla Piana fino alle altre locridee chiamate ad un turno difficile per la prova classifica. Il big match della Locride è quello tra Bovalinese e Siderno. La formazione amaranto gioca la seconda partita consecutiva in casa e queste dovrebbe essere ad armi pari, con il Siderno. Frascà ha tre squalifiche che gli pesano sullo scacchiere mentre La Face ha un gruppo da puntellare e conoscere. Non hanno grandi numeri e il Siderno, ad esempio, non ha mai vinto fuori casa sinora. Gli otto punti che ha sono frutto di due vittorie casalinghe e due pareggi esterni. La prima delle formazioni, in ordine di griglia, è il Roccella. Dire che è a cinque punti dalla zona play out è una visione pessimista. In realtà la formazione di Figliomeni è settima, dopo un blocco di avversarie a distanza ravvicinata, alcune anche a pari punti. Dopo l’odissea di Montalto Calabrese e compagni tornano a giocare in casa e arriva la Rossanese che ha perso matematicamente la gara sospesa, poi aggiudicata dal Rende, e ora è quinta con ventuno punti. La Rossanese viaggia nel segno del due, valido per le vittorie, i pareggi e le sconfitte esterne. E’ una squadra che incassa quasi quanto segna ma i numeri, sia al passivo che all’attivo, sono più alti in casa. Non ultimo va detto che la Rossanese ha mantenuto lo smalto di compagine di categoria superiore, pur non dominando in seno al massimo campionato regionale. Sarà una gara impegnativa anche per il Brancaleone, galvanizzato da un super Galletta che domenica sarà costretto a confrontarsi con la difesa della capolista Montalto. I numeri che mancano alla formazione di Paschetta sono la sconfitta interna e il pareggio fuori casa. Attorno a queste ci sarà anche il Guardavalle impegnato a sondare la forza attuale del Sersale, con l’ex Staglianò sempre alla ricerca di un nuovo gol da mettere in cascina. In promozione è il Marina di Gioiosa a creare attesa e meraviglia, soprattutto dopo il derby in negativo e il pari con la capolista, portandosi a tre punti dal vertice che ha già visitato e un punto sotto quel Bocale che ora dovrà affrontare. In casa ha solo un risultato al passivo, quello maturato a vantaggio del Gioiosa Jonica. Per il resto vanta tre vittorie e due pareggi, diciannove sigle e nove gol incassati. Praticamente quella di Gigi Caridi è indiscutibilmente la miglior difesa del torneo. Anche il Bocale ha un ottimo curriculum, avendo vinto ben tre volte in trasferta e avendo un capitan Saviano che risolve sempre le situazioni più difficili. Il fatto è che sono in parecchi a segnare nella squadra di Casciano, imprevedibile e unita oggi più che mai. Da quattro turni è in striscia positiva il Gioiosa di Silvano. L’ultima vittoria casalinga ha sbloccato anche Fragomeni e Albanese, regalando al pubblico un assetto ad ampio raggio. Sabato si parla di trasferta ostica a Reggio Sud, squadra che il tecnico biancorosso conosce per averla già affrontata e che attualmente guadagna il terzo posto, proprio come il Bocale.   

venerdì 2 dicembre 2011

Allungo del Montalto ai danni di Sersale e Guardavalle

De Lorenzo
attaccante Montalto
Stiamo per arrivare a metà percorso e ancora, alla domanda su chi sarà la detentrice del titolo, molti scivolano da Montalto a Roccella. L’eccellenza non è scontata, la capolista allunga di quattro sul Sersale e di sei punti sul Guardavalle, mentre il Rende attende il recupero di un match e la squadra del presidente Carè dovrà assestarsi con un nuovo tecnico in panchina. Nell’ultima settimana è successo di tutto, anche nella Locride, con il Brancaleone a protestare per la sentenza della Commissione Disciplinare e il Siderno a mantenere i tifosi con il fiato sospeso. Dal punto di vista dei numeri la squadra del presidente Salerno ha sette punti, è ultima, ha vinto due volte ma ha perso nove gare. Le tocca una trasferta a San Marco e su un campo avversario, la squadra biancazzurra, ha raccolto solo un punto. Non troverà una antagonista imbattibile visto che Baulè e compagni hanno il doppio dei punti accumulati dal Siderno, solo quattro vittorie ma una buona gestione interna. Terzultimo è il posto della Bovalinese, reduce dal derby negativo di Brancaleone e ancora dal pareggio interno con il Roccella. Cambia aria affrontando il Sersale ma rimane in casa, una nota positiva considerando che il Sersale è già forte di suo, indipendentemente da dove gioca. Quello di Staglianò è il terzo attacco del campionato, che incassa più di tutti tra le prime cinque della classifica ma non in trasferta. La gara è difficile tanto per la Bovalinese quanto per il Brancaleone. Brando, Greco e company si spostano a Guardavalle: bene o male in questo periodo? Rimane una domanda senza risposta, almeno fino a domenica. Il Brancaleone è quartultimo mentre il Guardavalle è terzo. Hanno entrambe un buon attacco ma quello di Galletta si è spento con i vari infortuni e ora sta immettendo pezzi nuovi. Il campo di Guardavalle è ancora da espugnare, dopo dodici turni e due punti concessi, a fronte naturalmente di due pareggi. La squadra addirittura potrebbe indebolirsi ma sono voci, quelle che in queste ore hanno cercato di dare un senso all’addio di Ciccio Galati. Se facciamo crescere il coefficiente di difficoltà delle gare allora arriviamo al match della tredicesima giornata. Il Roccella infatti prova lo scontro con la capolista Montalto. E’ u scontro che la società jonica avrebbe voluto definire diretto ma i punti di distanza sono diventati dieci. Il Montalto, è doveroso sottolinearlo, in casa non ha mai perso e gli sono state segnate solo tre reti. In promozione c’è un Marina di Gioiosa che proverà a dimenticare il derby e un Gioiosa che lo terrà a mente come esempio. I giallorossi di Caridi hanno l’opportunità di recuperare lo scarto con il San Calogero affrontandolo sul Tirreno. Anche questa è una capolista imbattuta in casa. Il Gioiosa invece si ferma in casa e attende una Cittanovese in difficoltà. Gli occhi di questo girone sono puntati anche sulla partita di Rizziconi, tra la squadra locale ed il Catona. Queste hanno all’attivo ventidue punti, proprio come il Marina, quindi sono a tre lunghezze dalla vetta San Calogero.       

martedì 29 novembre 2011

Ritorno alla vittoria per il Brancaleone dopo cinque turni

Mr Silvano (Gioiosa J.) vincente nel
derby contro la sua ex squadra
Dorato, con un gol da cineteca, raggiunge De Lorenzo in classifica marcatori e taglia le gambe al Roccella nel momento di migliore espressione all’interno della gara. Dorato e il Guardavalle hanno costretto il Roccella a segnare la diciottesima rete nella casella delle sigle al passivo, con Calabrese costretto a ricorrere ad una inaspettata bordata rasoterra per confezionare il terzo pareggio. Fatto sta che Guardavalle, Roccella, Soverato e Palmese fanno un solo passo avanti, favorendo invece la fuga del Montalto che in quattordici minuti ha recuperato lo svantaggio per poi ribaltarlo. La squadra che si diceva avesse più problemi continua a mantenere la vetta. Nella Locride invece cominciano le crisi, di panchina e di poltrona, dall’eccellenza alla prima categoria. Il vice presidente del Brancaleone contesta, dimettendosi, la decisione della Commissione Disciplinare che ha dato ragione al San Marco ribaltando una sentenza di primo grado. Il Brancaleone non si è fatto abbattere moralmente e ha inflitto una pesante sconfitta alla diretta concorrente, la Bovalinese, per la quale sono già cinque le sconfitte esterne. I brandini tornano alla vittoria dopo sei turni, cinque dei quali completamente in negativo. Potremmo dire che c’è chi sta peggio, come il Siderno. Si sgretola il nucleo biancoazzurro, vengono meno le certezze, una su tutte quella che si chiama Fiorenza. Il tecnico, sentitosi in discussione già alla vigilia della gara, non critica ma lancia frecciate che tendono ad addossare le vere responsabilità ad altri soggetti della dirigenza. Insomma, attualmente sembra venire meno proprio lo spirito di tranquillità che serve per sopportare l’amarezza del calcio, quello che oltre al divertimento e all’aggregazione riserva anche i verdetti non sempre piacevoli del campo. Un esempio è quello del risultato del derby di promozione, inaspettato per il Marina di Gioiosa, esaltante per Gioiosa Jonica e Cosimo Silvano, il grande ex. Domenico Carbone riscatta se stesso e la sua nuova squadra, il Marina non sta a guardare ma solo Denaro riesce a mettere lo zampino in rete. Non basta e i giallorossi incassano la prima sconfitta in casa, perdendo però il passo sul San Calogero, prossimo avversario. Passiamo dalla testa alla coda per domandarci che fine farà il San Luca, assente sul campo di Cittanova ma forse anche in difficoltà d’organico. Anche in un’apparentemente equilibrata griglia di promozione si cominciano a delineare disparità di condizioni e realtà calcistiche agli antipodi. Un gradino più giù c’è il Caulonia del girone C di prima categoria e c’è il Mammola del girone D. Roccisano non riesce a regalare la vittoria alla prima, Galluzzo firma definitivamente quella di rimonta della seconda, sul Locri. Gli applausi della Locride vanno anche all’Africo, finalmente in auge grazie al ritorno del bomber Moio. La bandiera della categoria, per la Locride, è sempre nelle mani di Peppone Amato che mette in cascina la quinta vittoria.

venerdì 18 novembre 2011

Il Lollò Cartisano ospita l' anticipo di sabato con diretta regionale su TeleSpazio

Lo Stadio Lollò Cartisano
di Bovalino teatro
dell' anticipo di sabato
Sarà piacevole accompagnare il Roccella in trasferta e vedere in campo due realtà diverse, dentro e fuori la classifica. Al Lollò Cartisano si respira già aria di derby, in anticipo al sabato, tra Bovalinese e Roccella. Di fronte non ci saranno solo due squadre della Locride ma due facce del nostro territorio che, sportivamente parlando, stanno facendo una battaglia diversa in questo difficile torneo d’eccellenza. La società amaranto sta gestendo una situazione misto equilibrio-orgoglio, dove da una parte c’è la coesione delle forze cittadine e dall’altra c’è la passione di chi ama il calcio e ancor di più il calcio bovalinese. Criaco e compagni viaggiano a -11 di media inglese, con nove punti che sono il frutto di tre pareggi e due vittorie, queste ultime maturate esclusivamente in casa. Nel contempo essa diventa una fortezza, nella quale sono stati raccolti otto dei nove punti. Nove sono anche i gol realizzati e quattro i contributi di Grillo. La sfida Grillo - Iervasi contro Pascu - Di Maggio crea la stessa attesa della prestazione dell’ex, Marco Panaja, giovane ma comunque anima e dinamica della squadra di Figliomeni. Ma il Roccella vanta anche Carrà, infortunato, e Seminara, baluardo che alla vigilia si qualifica già come il più temuto degli avversari. Il Roccella è il terzo anello della classifica del massimo campionato regionale. Fuori casa non ha mai pareggiato, cadendo tre volte e riuscendo comunque a qualificarsi attuale miglior attacco con diciotto reti. Subisce solo tre segnature in meno della Bovalinese e ha come miglior cannoniere Pascu, a quota quattro come Grillo. E’ questa la scheda che presenta il derby, sul campo diverso che sulla carta, ovvero un confronto esaltante tra l’esperienza pacata di Figliomeni e la meticolosità ruggente di Frascà. Per chi non fosse interessato si consigliano due trasferte all’insegna delle altre locridee. Il Siderno si sposta a Castrovillari nella speranza di staccare la diretta concorrente dei piani bassi e il Brancaleone si ferma a Sersale, la squadra di Parrotta, Staglianò e Rosi, ex Guardavalle i primi due ed ex Soverato l’altro. Tre anticipi sono previsti per il girone B di promozione e nessuno tocca alla Locride. Ricordate quanto calcolato nel quadro calcistico di martedì? Il Marina di Gioiosa potrebbe anche saltare in testa se le baldanzose della vetta dovessero inciampare. La concorrenza è alta perché lo stesso destino è dietro le quinte di San Calogero, Bocale e Reggio Sud. I giallorossi però affrontano un San Luca assetato di punti, alla ricerca di un po’ d’ottimismo che lo rilanci. Una squadra lanciata e sicura potrebbe essere la preda ideale, soprattutto se la si conosce bene. Il San Luca ha vinto solo in casa propria e una sola volta. Stessa cosa vale per il Gioiosa che, però, raggiunge quota sette punti grazie a quattro pareggi, equilibrio improprio delle quattro sconfitte esterne. Domenica si cimenta in casa accogliendo una Mamer che, come la Rizziconese, corre e gira palla. In prima categoria il Bianco aspira a ripetersi, la squadra di Amato no. La salvezza invece passerà da Mammola con i viola ad accogliere il fanalino Taureana. Gli occhi sono tutti puntati sul derby di sabato tra Locri e Bianco.       

venerdì 11 novembre 2011

La Mamer ospita il fanalino di coda San Luca

Una vecchia formazione della Mamertresilicese
Roccella e Siderno: due gare in casa e due possibilità per cambiare la classifica, in alto e in basso. Non avrebbe paura di soffrire di vertigini il Roccella, qualora il Guardavalle inciampasse a Gioia per eccesso di sicurezza. Negli anni scorsi ha peccato d’emozione, perdendo quota nel momento più delicato. Adesso è ripartita dagli alti e bassi per trovarsi una spanna sopra alla Rossanese e al Sersale, il che significa che urge vincere per mantenerli distanti. La vittoria confermerebbe immancabilmente la terza posizione, al di la di qualsiasi altro risultato. La sconfitta invece garantirebbe l’inevitabile sorpasso dello stesso Sersale, avversario di Pascu e compagni. A Siderno invece è derby, anzi i diretti interessati non lo riconoscono tale per la distanza che intercorre tra la cittadina del Raciti e Brancaleone. Si avvalora la tesi territoriale quando, dando uno sguardo ai numeri della classifica, si riconoscono le sette sconfitte del Siderno, di cui tre in casa, e le tre consecutive del Brancaleone reduce anche da numerosi infortuni. Gli eventi di infermeria e gli ultimi risultati livellano la condizione delle due contendenti, pronte ad affrontare con ottimismo la decima giornata per poi fare i conti dopo un terzo di campionato. Sull’onda dell’ottimismo giocherebbe la Bovalinese se non fosse che la trasferta di Isola si preannuncia insidiosa. I giallorossi del crotonese sono riposati e con una gara in meno, in casa sono caduti una volta sola e mantengono bassa la media delle reti subite. Ciò non toglie che potrebbero subire la dinamicità degli amaranto della locride, reattivi e combattivi e per questo diversi dagli avversari. In promozione è una locridea ad unirsi al pacchetto d’anticipo al sabato. Il Gioiosa parte alla volta di Davoli, la formazione di Ciccio Esposito che a San Luca ha sferrato il colpo vittoria. Con Silvano in panchina invece i gioiosani hanno pareggiato due incontri, uno esterno e l’altro interno, ospitando la Rizziconese. La formazione pianigiana è stata così fermata nel progetto di  guadagnare la vetta e sempre di sabato proverà a giocarsela nello scontro diretto con il San Calogero. Il San Luca è costretto a ripartire da Oppido, in casa Mamer. La formazione di Sorace ha dieci punti ma vanta un bel gioco, fluido e pungente.  Quarto posto e nessuna pretesa per il Marina di Gioiosa: è il momento di stare con i piedi per terra. Al comunale Lombardo arriva un arrabbiato Montepaone, che non ha mai vinto in trasferta, dove ha raccolto solo due punti, e che con Alfieri e Palermo ha guadagnato un posto in mezzo alla classifica. In prima categoria l’Africo non risale la china, guadagna tre punti vincendo un ricorso ma perde un’altra occasione in casa del San Roberto. Ora arriva il Lazzaro, scaltro e contenuto, sia a rete che in porta. Alla stessa altezza dell’Africo c’è il Mammola, in difficoltà e in procinto di una trasferta in casa della capolista. A Bianco invece c’è aria di derby, con l’Antonimina che è appena due punti più giù. Insieme all’Africo anticipa i giochi il Locri che si sposta per la trasferta in casa della Taureana, ultima in classifica e con dieci punti in meno.  

venerdì 4 novembre 2011

Promozione: Poker di squadre in testa

Esultanza giocatori Davoli
Montalto e Guardavalle potrebbero mettere fuori gioco Soverato e Rende. La vittoria delle due attuali pretendenti al trono penalizzerebbe le avversarie della nona giornata ma non garantirebbe loro una fuga generale. L’effetto classifica corta sta facendo la sua parte, con il Brancaleone che sembra perdere quota dopo solo due sconfitte e la N. Gioiese che torna in ballo dopo qualche vittoria. Le locridee occupano un po’ tutta la classifica, sparpagliate e diverse, discontinue ma capaci. Rivedendole una per una si pensa al Siderno e ci si interroga sul Roccella. Il Siderno ha sei sconfitte, come i gol segnati, e non ha mai vinto fuori casa. Domenica sarà ancora trasferta, al Lopresti, dove la Palmese è caduta una volta sola. Ha sei punti in più la formazione di Giovinazzo, in casa ha segnato otto dei nove gol aggiudicati e si piazza nell’anticamera delle posizioni di Rende, Isola e Brancaleone. Al Roccella invece tocca un’altra gara in campo esterno e un altro match del territorio. Se il Siderno teneva a fare bella figura, figuriamoci il Brancaleone che in eccellenza approda e quasi quasi inizia a dettare legge senza troppi codici. Dopo due sconfitte consecutive, i ragazzi di Brando prenderanno come esempio gli oltre cinquecento minuti di imbattibilità di inizio campionato e terranno alto il morale per onorare società e pubblico. Il Roccella dispone di un curriculum da quattro vittorie, cinque risultati utili su otto giornate ma in trasferta pecca nel subire più di quanto segna. In casa ha siglato otto gol, lo stesso numero delle reti totali della Bovalinese. A Bovalino arriverà una N. Gioiese in ottima forma, recuperata velocemente e sulla scorta delle ferite d’orgoglio di qualche settimana fa. La compagine amaranto, ogni settimana, fa lezione di gruppo e volontà portando avanti un progetto difficile trainato da tanta passione. Quattro punti dalla vetta per il Marina di Gioiosa nel campionato di promozione. In testa ci sono Catona e San Calogero ma anche Rizziconese e Reggiosud. Il campionato cadetto non ha apripista ma si livella per farsi interessante. In lotta c’è la formazione di Caridi nella sua gioventù e senza pretese. Il prossimo appuntamento sarà a Gallico, nell’anticipo di sabato, per evitare ai reggini di agganciare un treno importante. Tre punti infatti separano i ragazzi di Condello dai giallorossi della Locride. Gioiosa e San Luca giocano in casa, di domenica, e devono solo fare bene. Servono punti, sia a Silvano che a Loccisano. Farli contro la Rizziconese sarà come mettere alla prova il carattere del Gioiosa. Per Silvano è ancora presto per imprimere il proprio calibro ma la formazione ormai da tempo lavora all’amalgama. San Luca – Davoli sembra una gara da tripla, un scommessa che da fiducia ai padroni di casa che sanno come in trasferta i catanzaresi tendano più al pari. Quello ad esempio è un risultato che al San Luca manca completamente. Rimarrebbe comunque un amaro contentino visto che la Cittanovese, con la sua prima vittoria, ha relegato in ultima posizione Giorgi e compagni.

martedì 1 novembre 2011

Il Caulonia batte la capolista Serrese di Mr Rolando Megna

Formazione Caulonia 2011-2012
Piccoli scossoni ma nulla di serio nei campionati di eccellenza e promozione. Non è successo niente che possa creare grossi cambiamenti, casomai Guardavalle e N. Gioiese hanno rafforzato le proprie barriere. Pensate se avessero vinto Soverato e Sersale: in eccellenza avremmo avuto tutt’altro soppalco di classifica dopo il temuto Montalto. Invece solo una cosa si è verificata per colpa della classifica corta, ovvero che il Brancaleone abbia perso improvvisamente quota dopo due sconfitte consecutive, mantenendo ancora la sua buona difesa a rete con solo quattro gol incassati, come il Soverato. E’ l’attacco che segna meno, quello di Giovanni Galletta, ma va visto sotto il profilo migliore: ha guadagnato dodici punti con quattro gol. Ne ha sei in classifica la Bovalinese, con otto sigle e quindici gol al passivo. Adesso la formazione amaranto ha preso anche il vizio di segnare in trasferta, in casa del Rende poi, ma quasi sui titoli di coda è arrivato il pareggio della squadra di Cipparrone, altrimenti oggi il team di Frascà avrebbe raddoppiato le lunghezze sul Siderno. In casa biancazzurra ci si è messo anche Seminara a rovinare le giornate, soprattutto quelle portate in parità sino a 75’, con fatica e con suono di incrocio dei pali. Insomma, è il Roccella a meritarsi la corona locridea questa settimana. Virtualmente quarta, la squadra di Figliomeni contiene e razionalizza più di prima, cambia quanto può e rinuncia ai pezzi pregiati. Quel che conta per Giannitti è che Figliomeni, nella sua Siderno, abbia punito seppur senza cattiveria. Se in eccellenza vincono in tre fuori casa, in promozione riesce solo al Reggio Sud a Catona. Cade la capolista e cade la vice, il San Calogero, anche se nell’ordine della batteria del girone B non cambia nulla. In tre si contendono il secondo posto mentre la prima locridea è a quattro punti dalla vetta. Spazi ridotti in questa classifica e poca opportunità di respiro, previa la perdita della posizione acquisita. Suona quasi come un allarme, lo stesso sentono San Luca e Gioiosa Jonica. Il motivo è diverso: occorre vincere. Il San Luca si è dovuto sorbire le squadre più agguerrite, in forma e in lotta per la parte alta della classifica. Ora promette di ricominciare dal Davoli per lasciare l’ultima posizione. Il Gioiosa Jonica è ora nelle mani di Silvano, ha portato a casa un pareggio nell’anticipo di sabato e conta sui suoi buoni numeri casalinghi: una sconfitta e due reti subite. Udite udite: il Caulonia ha fatto festa ai danni della Serrese. Alla settima giornata arriva la seconda vittoria per la formazione di Scigliano, mentre per Megna è la prima caduta. I due tecnici squalificati hanno regalato un match spettacolo, con gli esterni ad imprecare sulla sfortuna e i padroni di casa ad applaudire le gesta dei famosi Scuteri e Roccisano. Nell’altro girone di prima categoria la Benestarnatilese detta legge in casa propria e rimanda il Mammola a mani vuote.  Africo e Mammola stazionano in basso, troppo in basso per loro. Se la passa meglio il Locri che spera, insieme al Bianco, in qualche scacco matto futuro. Attualmente in merito piace di più l’Antonimina, con i suoi dieci punti e le quattro gare utili su sei disputate. Ha subito tre reti, ne ha segnate sette e il campionato è ancora tutto da giocare.  

venerdì 28 ottobre 2011

Arriva il primo derby nella Locride: Roccella - Siderno

Catalano centrocampista Catona
Per l’ottava giornata di campionato, mentre Brancaleone e Bovalinese si spostano in alta Calabria, è in programma il primo derby d’eccellenza della Locride. Atteso, galvanizzante e attrattivo, il big match del territorio casca in un momento strano e poco eccitante dal punto di vista del brio agonistico. Certo che se, invece di guardarla dal punto di vista dei numeri, la partita fosse annunciata sotto l’ottica della svolta e del rilancio, allora sì che il Siderno avrebbe tutto da guadagnarci. Le motivazioni ci sono dalla parte dei biancazzurri: bisogno di risultati e certezze, necessità di assestare un assetto valido ma improduttivo, togliersi l’acqua alla gola della penultima posizione. Ci sarebbero anche le speranze di un Roccella ancora una volta discontinuo, ma questa è una possibilità teoricamente più remota viste le ultime uscite. Non sono sempre arrivati i tre punti, è vero, ma il team di Figliomeni corre e lavora, sbaglia e ripara. Adesso poi c’è anche Di Maggio che lunedì scorso, dopo l’esultanza gol del giorno prima, ha chiesto scusa del gesto con cui predicava il silenzio davanti al vantaggio della sua squadra ma soprattutto davanti al suo terzo gol stagionale. E’ un campionato di critiche e pretese, soprattutto laddove la piazza sogna di lottare per i titoli. Non pretende nulla, se non di fare bella figura, il Brancaleone del presidente Carlo Galletta. La nuova avversaria si chiama Isola Capo Rizzuto, ovvero tre vittorie e quattro sconfitte, sei gol all’attivo e otto al passivo. E’ una squadra costruita per far bene ma non sempre ci riesce. Un punto a favore è il bomber Rizzo, una pecca è il fatto di subire più in casa che in trasferta. La Bovalinese è pronta alla prova del girone d’andata. Se è davvero risorta, se il Soverato non le ha dato alla testa, se l’ingranaggio ha acquisito anche tenuta nell’arco dei novanta minuti lo dovrà dimostrare a Rende. Nel girone A di promozione sono stati segnati 139 gol in sette turni, naturalmente lo stesso numero risulta nel totale delle reti subite dalle sedici squadre, ma ad avere la peggio nel passivo è il Presila per la zona bassa, il Torretta per quella alta. In tre non hanno mai vinto, in due non hanno mai perso. Nel girone B i conti cambiano: 127 sono le reti messe a segno. Catona, San Calogero e le catanzaresi giocano a chi segna di più e si fermano a quota undici, un podio inferiore a quello dell’altro girone. Solo la Cittanovese non ha mai vinto e solo il Catona non ha mai perso. La stessa capolista sarà impegnata nel derby, cosa che non si verifica nella Locride dove solo il Marina di Gioiosa gioca in casa e attende la Taurianovese. E’ una squadra tosta che attraversa un momento di transizione, ha un allenatore bravo e capace che però deve sopperire a determinate carenze d’organico e poi è stato privo di Carbone. La formazione di Caridi invece è perennemente incompleta, dovendo fare sempre i conti con le espulsioni del turno precedente. Tocca la trasferta sia la Gioiosa che al San Luca. Quest’ultimo sarà accolto dalla squadra rivelazione del momento, la Rizziconese.. E’ la squadra di Alberto Giovinazzo, che ogni anno si ripete a rete, e di mister Russo che ha trovato uomini e spirito per fare bella figura. Questa è una definizione che non basta al Gioiosa Jonica, al quale servono risultati e ottimismo per imporsi a Catanzaro Lido contro la Pro e ridipingere da capo un campionato che non ha colore.    

venerdì 21 ottobre 2011

Il vibonese accoglie il big-match di giornata: S. Calogero - Catona

Riitano all. Pro Catanzaro
I presidenti lasciano, sono allontanati dal campo o sono costretti a decisioni drastiche. Storia di presidenti potrebbe essere quella di questa settimana, di quelli che per motivi personali si allontanano dalla squadra demandando le loro mansioni o di quelli che alla fine, o durante la gara, non condividono le decisioni arbitrali. Allora dovremmo voltare pagina e parlare di loro, dei fischietti: mai apprezzati fino in fondo o troppo sicuri in campo? Qui non è sede di dibattiti del genere, anzi nel presentare la settima giornata non teniamo neanche conto dei numeri di coppa ma solo della possibile, relativa, stanchezza in più. Certo non è la Champions, quindi le compagini impegnate non si sono distolte più di tanto dalle priorità di campionato. Sembra essere questa la principale attenzione del Roccella, concentrato sulla risalita e su una gara con l’Isola che già lo scorso anno non ha lasciato un buon sapore in bocca. Si riparte dalle leggerezze di domenica scorsa e con Sainato in meno, probabilmente ritoccando la formazione quel poco che basta ma senza destabilizzare lo scacchiere. Sempre in casa giocano Bovalinese e Brancaleone: da una parte arriva il Soverato e poco più in là si parcheggia la N. Gioiese. Ecco, le locridee in questione affrontano due squadre in cerca di riscatto, discontinue seppur importanti nella loro ossatura, dunque pericolose più che mai. Se Brando si è difeso a Rende proverà a farlo anche al Borrello di Brancaleone, consapevole comunque di avere un avversario che a rete è più prolifero in casa che in trasferta, dove invece subisce più di tutti. Ha subito nove reti in trasferta anche la Bovalinese, che in totale ha un passivo di quattordici gol come il Siderno. Sono squadre che continuano a giocare e piacere ma che ai fini dell’economia della gara non riescono ad uscirne all’attivo. Mentre a Bovalino arriva il Soverato, mai vittorioso in trasferta, il Siderno parte alla volta di Scalea e si gioca una gara a parità di realtà. In promozione, anche quest’anno e dopo soli sei turni, inizia a mettersi in mostra il girone A. Tre squadre non hanno mai perso e una, il San Lucido dei play off con il Siderno, non ha subito reti. Nel girone B il primato di zero sconfitte va solo al Catona, prossimo avversario della seconda in classifica. Quindi mentre nel vibonese si giocherà lo scontro al vertice, nella Locride non vi saranno né derby né gare di cartello. San Luca e Pro Catanzaro però si daranno battaglia per uscire dal tunnel. Quello di Loccisano riguarda le sconfitte, quello di Riitano i pareggi. Tre punti contro sette, tre gol all’attivo contro i sette dei catanzaresi e una Pro che in trasferta non ha mai vinto. Quinto posto, in comproprietà con Bocale e Mamer, per il Marina di Gioiosa. Con una sola sconfitta e cinque gol subiti, quella di Caridi è la terza difesa del torneo, a pari condizioni della seconda i classifica e con due sigle in meno all’attivo. Il Gioiosa invece ha tutta l’aria di voler fare i colpaccio al Bocale di Casciano. Basta volerlo.     

venerdì 14 ottobre 2011

Sarà il Rende il prossimo esame per l' imbattuto Brancaleone

Cipparrone all. Rende
Un sesto del campionato di eccellenza è scivolato via, tra caldo e piogge improvvise. Il prossimo è il sesto turno anche per il campionato di promozione, il cui livello sembra non garantire più grandi lotte al vertice ma una corsa blanda alla difesa della permanenza in categoria. Nel massimo campionato regionale invece la sfida c’è ma non si sente, forse perché Isola e Roccella sono rispettivamente a sei e otto punti di distanza dal Montalto, o forse perché solo la Rossanese attualmente riesce a stare al passo dei gol della capolista, che ne vanta tredici tra i cinque di De Lorenzo e i quattro di Salimonti. Sarà ma intanto ci si esprime con le pinze sulla sorpresa Brancaleone, capace di fermare la compagnia soveratese di Salerno anche senza Cotroneo e Galletta. La compagine imbattuta da 450’ sbarca a Rende e anticipa le gesta ad oggi, in diretta tv. Affronta un gruppo intelligente tatticamente, capace di adattarsi all’avversario e alle sue peculiarità, al fine di studiarne a fondo le pecche. Magari non risolve presto la gara ma evita di subirla, rispettando al meglio il canovaccio di un tecnico pratico come Cipparrone. Così è stato a Roccella e non solo, visto che non ha mai perso e in casa ha raccolto sei dei suoi nove punti. Le gare più difficili toccano al Siderno in casa e alla Bovalinese in trasferta. Quella del Siderno è la condizione a rendere difficili gli incontri. Si tratta di una condizione mentale che ha bisogno di ottimismo, di qualche risultato e magari di giocare male ma raccogliere qualcosa in termini di punti. Le buone prestazioni non sono servite, al pari di quelle meno apprezzabili, ma nessuno è in discussione. Ora arriva l’Isola di Rizzo, a segno già tre volte e marcatore anche domenica scorsa contro la N. Gioiese. La squadra di Nocera invece attende proprio una locridea, il Roccella, per mettere sulla stessa bilancia i piatti più discussi di questo avvio di campionato. Al tecnico viola vengono contestate le scelte tattiche, a quello roccellese di non redarguire sufficientemente i suoi ragazzi “viziati”. A conti fatti ne esce meglio la Bovalinese, genuina e tutto pepe, anche se quando esagera negli atteggiamenti si da la zappa sui piedi da sola e mette Frascà nella situazione di dover stravolgere la formazione. Sarà la gara da titolare per Roberto Bova, già subentrato sabato all’infortunato Bottiglieri, il quale dovrebbe recuperare qualsiasi neo disturbo. Per gli amaranto viaggiare alla volta di San Marco Argentano significa andare contro un’incognita. La matricola ha sei punti e in casa è già caduta una volta. In promozione anticipano a domani San Luca, in trasferta a Bocale, Riziconese, Pro Catanzaro e Davoli. In questi tre campi non ci sono locridee interpellate. Il Marina di Gioiosa giocherà di domenica interpretando una vecchia e favorevole sfida dello scorso anno, contro il ReggioSud. Parliamo della fase regolare, perché in zona play è stata proprio la squadra di Croce Valanidi a sbarrare il cammino ai giallorossi con un secco ribaltone nella gara di ritorno. Sembra tortuoso il cammino del Gioiosa, che dopo la capolista Catona dovrà confrontarsi con il San Calogero, meritatamente al secondo posto.

martedì 11 ottobre 2011

Pareggio tra Roccella e Rende nel giorno della visita del Santo Padre in Calabria

Saffioti attaccante Roccella autore del gol
Il calcio locale si è fermato, non in toto, per riflettere sulla visita del Santo Padre e dare la possibilità ad una buona percentuale di pubblico sportivo e di addetti ai lavori di gestire a piacimento la speciale domenica della Calabria. Per Roccella e Rende non è stato così, complici le dirette televisive e la voglia d’esclusiva su un territorio locrideo non spopolato dall’evento religioso regionale. Il pareggio deciso da Saffioti e Gallo divide il bottino. Non cambia nulla nel vertice dell’attuale classifica, dove il Montalto comanda e il Brancaleone stupisce, ma si modificano i singoli nuclei che trovano quadratura tattica al di là dei risultati posti in essere. Il riferimento è alla Bovalinese, ingenua nell’atteggiamento ma non sprovveduta nell’organizzazione dello scacchiere che sa creare e reprimere, riuscendo protagonista di una degna figura davanti al Castrovillari tutt’altro che inesperto. Pugliese e Frascà si lasciano complimenti a vicenda, dividono il bottino e rifilano qualche critica alla terna arbitrale. Il direttore di gara, Fabiano di Catanzaro, è forse uno degli esempi di giovane e coerente personalità arbitrale, capace di gestire con equilibrio quei novanta minuti di gara che non sono sempre scivolati nella tranquillità. Il Siderno ancora una volta non regge il colpo, come la Gioiese e lo Scalea. Problemi di assetto o di assestamento? Sono in corso le ricerche di risposte. Sicuramente non soffre di mancata identificazione il Brancaleone di Brando, quel tecnico che sembra non aver accusato il colpo del passaggio di categoria. Ha continuato a lavorare con il suo gruppo variandolo quanto basta. Finora è bastato avere in porta Cotroneo o Ferraro per guadagnare 450’ di imbattibilità; unica formazione a non aver subito reti. Che spettacolo di umiltà dilettantistica! Il messaggio per la nuova stagione sportiva parte dalla società di Galletta e Tuscano: ci vuole cuore e non un mercato astronomico. Questa volta in promozione una locridea guadagna onori. E’ il Gioiosa che ferma la capolista Catona impedendo a Fontana e Tedesco di scorazzare liberamente. La formazione biancorossa, ora affidata a Mimmo Quattrone, è salita a quota cinque in classifica. Si sono rallegrate di questo pareggio sia il San Calogero che il Real Catanzaro, le anticapolista del momento. A festeggiare tre punti è stato il Marina di Gioiosa e prima di tutti Andrea Maida, volenteroso ma soprattutto voglioso di dimostrare d’avere ancora qualcosa da dare in una categoria come la promozione, specialmente dopo i sacrifici fatti nell’intento, ancora non completato, di ritrovare la forma. Il San Luca ha ceduto il passo nella ripresa, com’è accaduto solo ai ragazzi di Loccisano e alla Taurianovese di Cambrea, più sfortunata però avendo perso il derby solo all’ottantanovesimo. La maggior parte delle reti sono state segnate durante la prima frazione, quattro sono stati i pareggi e tre le vittorie esterne. La locride di prima categoria sorride con Benesarnatilese, Locri e Bianco. La gara in trasferta di quest’ultima è stata sospesa ma le altre hanno incrementato il bottino di un punto.     

venerdì 7 ottobre 2011

La visita del Santo Padre in Calabria anticipa i campionati a sabato

Formazione della Rossanese
Tutti in campo domani, tutti tranne il Roccella. La visita del Santo Padre in Calabria anticipa tutte le gare e posticipa l’unica che avrebbe dovuto giocarsi al sabato, sotto i riflettori della diretta. Il Roccella guadagna 24h di concentrazione, una dose d’ottimismo dal dominio ottenuto mercoledì in coppa e la possibilità di incamerare gli altri risultati. Non è serie A ma la si prende altrettanto sul serio, dal campo agli spalti dove i tifosi attendono una reazione rossoblu da fuoriclasse. La vittoria casalinga, dall’inizio del campionato, non è mancata, ma non si accettato più altalene alla San Marco Argentano. Il Rende è stato studiato in anticipo e con la dovuta cautela: è terzo in classifica, ha già messo in cascina due vittorie su quattro partite e non ha mai perso. Il biglietto da visita dei cosentini è affidato a Corapi, che sarà preso in consegna dal Battagl…ione della retroguardia di mister Figliomeni. Inutili gli attacchi nei suoi confronti perché il patron Giannitti ha ricordato che il progetto con il trainer-manager è a lunga decorrenza. A Bovalino andrà di scena il Castrovillari e a Brancaleone il Soverato: accoppiate alla pari che dovrebbero garantire spettacolo. La formazione amaranto di Silvio Frascà non parte dal presupposto che il Castrovillari non abbia mai vinto, bensì dal fatto che malgrado il risultato di Palmi la sua Bovalinese stia prendendo corpo. Lo si nota nel gioco e lo si attesta dai recuperi in termini di uomini. L’altro match sa tanto di corsa sino all’ultimo ostacolo. Il Brancaleone è una soddisfazione dopo l’altra e, al di là del Soverato, ha finora dimostrato di aver mantenuto i canoni originali adattandosi alla nuova realtà di campionato. Tre vittorie e un pareggio fanno pensare anche il Soverato, tre gradini più giù ma con nove reti all’attivo. I brandini non si scompongono e rispondono tramite classifica, con l’unico zero in corrispondenza delle reti subite. Il Siderno avrà ancora negli occhi l’immagine dell’infortunio di Mario Fuda ma tornerà a concentrarsi sul campionato per non affondare in una griglia che non ne valorizza i meriti del campo. Ad attenderlo ci sarà la Rossanese, con un campo già violato ma difficile. La realtà del girone B di promozione fa pensare che la squadra da battere è il Catona, seguito da Real Catanzaro, San Calogero e Reggiosud. Insomma, pare non ci sia una locridea che sappia imporsi alla stregua di Siderno e Brancaleone appena un anno fa. Sotto a chi tocca, diremmo, e pare tocchi al Gioiosa affrontare la capolista. Il team del presidente Scali ha appena messo a segno l’ultimo colpo mercato, rivolto al centrocampista Luca Mammolenti. I biancorossi in casa non hanno perso mentre il Catona in trasferta ha vinto due volte su due. L’altra terribile del torneo spetta al San Luca, ovvero il San Calogero di Tamburro, Monteleone e Prestia, realizzatori delle ultime quattro reti che valgono tutt’ora nove punti. Trasferta a Cittanova per il Marina di Gioiosa. La formazione di Caridi ha toccato con mano la beffa del gol subito allo scadere del tempo ed ora proverà a rifarsi su una Cittanovese dal bottino scarno ma con una gara da recuperare.        

venerdì 30 settembre 2011

Gioiese alla ricerca della prima vittoria in trasferta in quel di Siderno

Ds Panuccio N. Gioiese
Saffioti rimanda ancora il suo gol numero duecento in carriera. Lo scorso anno ne ha realizzati sette sui  trentasei totali della compagine. Il centonovantanovesimo dei suoi è stato molto apprezzato, avendo regalato la vittoria al Roccella completando il ribaltone sul Castrovillari, alla seconda di campionato. In questi giorni magari starà pensando di completare l’opera a Chiaravalle, campo da cui sarà già passato e sul quale vi ritorna per fronteggiare il Soverato. E’ questo il primo vero big match per la compagnia di Figliomeni, il tecnico che ha la critica sempre dietro l’angolo e solo perché “abita” in casa Giannitti. Tempo al tempo dicono gli addetti ai lavori, perché rispetto alla scorsa stagione questo Roccella gusta il sapore dello spettacolo. Sarà tale tra due settimane, in diretta su Telespazio e Telemia nell’anticipo al sabato contro il Rende. In realtà i tifosi sperano che sia spettacolo già domenica ma, soprattutto, vorrebbero scoprire che il Soverato non si annovera tra le concorrenti. E’ reduce dalla sconfitta maturata ad Isola Capo Rizzuto, ha quattro punti e un risultato per ogni soluzione. Nel suo momentaneo campo però la squadra di Salerno ha solo risultati positivi, con una vittoria, quattro reti all’attivo e nessuna subita. Senza dimenticare che, vuoi o non vuoi, quel Biancone fa parlare di sé. La Bovalinese del cuore invece rimane quanto mai con i piedi per terra. Una vittoria non cambia la rotta ma rischiara il sentiero, vedendo nella Palmese tanto ma non troppo per rinunciare a provarci. Ritrovato Gianluca Bottiglieri si attende il pieno recupero di Gigi Iervasi e più in là, chi lo sa, potrebbe arrivare un colpetto di mercato a fare da scossa di assestamento. Nel frattempo, e anche dopo, c’è un Grillo tutta energia a rilanciare l’amaranto economico. Le prove di Brancaleone e Siderno saranno diverse ma ugualmente difficili. Contro i brandini ci sarà un San Marco galvanizzato dall’altalena di Roccella e dai sei punti all’attivo. E’ anche vero che questa è una squadra che subisce più di quanto segni ma che in casa ha la porta inviolata. A Siderno arriverà la Gioiese di Nocera: viva, ricca e matura ma con una sola vittoria e alla ricerca della prima in trasferta. In promozione è più toto allenatore per il Gioiosa che toto risultati per la quarta giornata. Con mister Logozzo obbligato alla convalescenza sembra più possibile un cambio panchina con Silvano in arrivo che un “diamoci tempo” con il binomio Quattrone - Ierinò. Intanto il Gioiosa proverà a giocare a memoria, tenendo presente che quello con il San Luca è un doppio derby visto che in panchina c’è Loccisano. Il trainer gioiosano farà altrettanto, con pochi numeri a favore ma con la consapevolezza che il Catona lo ha battuto segnando solo al 39’ del secondo tempo. La trasferta più difficile si preannuncia quella del Marina di Gioiosa a Catona. Alla quarta giornata intanto si registrano quattro anticipi, da Bocale a Rizziconi e Pro Catanzaro. In prima categoria si preparano due derby, uno a Benestare contro il Locri e uno a Bianco contro il Mammola.   

martedì 27 settembre 2011

Le condizioni metereologiche prevalgono sulla domenica calcistica


Mr Rocco Loccisano
San Luca
 Durante la terza giornata dei campionati di eccellenza e promozione, la seconda per la prima categoria, ha vinto il fattore metereologico. Sono state cinque le gare non giunte al 90'. Numericamente ne ha risentito solo il girone B di promozione, il quale ha visto scemare la corsa a rete e ha annotato solo undici sigle, ovvero una delle peggiori somme domenicali degli ultimi tempi. Il computo non ha intaccato lo spettacolo visto che da Catanzaro Lido a Marina di Gioiosa il pubblico è stato stuzzicato dal sapore di derby alla lotta sino all'ultima palla. Sì perchè il Marina di Gioiosa non vince ma pareggia, per la terza volta, equilibrando il risultato che la Mamer voleva conservare a proprio favore. Così Caridi si ritrova con dei terribili ragazzi in vena di pazzie e acrobazie mentre tre gol fatti e tre subiti bastano a mantenere la centralità della classifica. Intanto quella giallorossa è l'unica locridea di promozione a non aver perso. Nel girone sono state sospese due gare, segnate sei reti in trasferta e conquistate due vittorie esterne. Il San Calogero si è imposto a Gallico e il Catona a San Luca. La squadra di Loccisano infatti ha dovuto subire la furia reggina balzata in testa alla classifica grazie alle uniche tre vittorie consecutive del torneo. Il San Calogero segna di più, sei reti, le stesse che ha subito il Gioiosa che invece subisce più di tutte tra i pali. Per la Locride d'eccellenza invece fa parlare di sè il Brancaleone: imbattuto, senza reti al passivo e con il primo pareggio messo in cantiere. Non è stata esaltante la gara di domenica, almeno non quanto quella del Roccella che, alla fine, non ha potuto mantere in casa neanche un punto-premio per tutto il lavoro fatto nell'arco dei cinque gol che hanno animato la partita. La formazione di Tonino Figliomeni è comunque quella che, insieme a Moltato e Rossanese, si distingue per i sette gol siglati in tre uscite. Record al negativo per la Palmese, che con nove incassi risparmia la brutta figura alla Bovalinese (7). Gli amaranto invece annunciano l'ascesa, con Grillo che domenica si è ripetuto sotto porta ma questa volta lo sforzo è valso tre punti. Adesso non rimane che dare una scrollata al Siderno, chiuso nel silenzio stampa e nell'inibizione psicologica di una matricola che vuole darsi tempo. Il bisogno di risposte immediate fa l'effetto contrario e il team di Fiorenza stenta a sbloccarsi. La terapia d'urto proposta dal campionato d'eccellenza riguarda la Nuova Gioiese, prossima avversaria al Raciti. Nel massimo campionato regionale intanto sono state realizzate diciassette reti, di cui quattro in trasferta dove a vincere è stata solo una formazione, il San Marco. I due pareggi verificatisi non hanno incluso reti. Parte forte anche la prima categoria, con il girone C che si ferma in tre campi e quello D che sfoggia quindici reti. Nessun pareggio è stato registrato nella griglia che va da Villa a Santa Cristina mentre in trasferta vengono segnati quattro gol ma vince solo il Bianco. Benestarnatilese e Nuova Deliese si danno battaglia a distanza, a suon di numeri e vittorie. Sono imbattute, segnano ma si scoprono spesso. Hanno la mentalità da categoria superiore e cercano di lanciare messaggi d'avviso anche se siamo soltanto all'inizio. Il Locri vince e non perde il ritmo, l'Antonimina si sente beffata da un gol della domenica e Mammola festeggia la sua prima vittoria. E' un torneo ad armi pari ma con troppa difficoltà a sferrarle al momento giusto, infatti l'Africo continua a rimetterci.          

martedì 13 settembre 2011

Di Maggio segna e ringrazia le invenzioni di Pascu

Diciassette vittorie casalinghe nelle prime tre categorie regionali, successo esterno solo per Montalto e Catona, cinque pareggi di cui quattro a reti inviolate e sessantasei gol. E’ questo il bottino della prima giornata dei campionati d’eccellenza e promozione. Delle formazioni che hanno fatto il salto di categoria non hanno perso Brancaleone, Pro e Real Catanzaro, Rocca e Roggiano. Dunque la squadra di Rocco Brando ha fatto centro al primo colpo, inflitto allo Scalea solo al 26’ del secondo tempo. Da casa Galletta sono partiti messaggi all’indirizzo delle dirette concorrenti del territorio. Il Brancaleone non si sente a disagio e si concede anche il lusso di sfumare un gol dal dischetto. La giornata lo ha permesso visto che la stessa cosa è successa a Roccella ma sullo 0-0. La Bovalinese ha segnato per prima, nella gara al Cartisano, finendo per perdere la partita con due gol di scarto. Il Roccella ci ha messo solo 8’ prima di sbloccare il risultato ma il più veloce a segnare è stato il San Lucido, nel girone A di promozione, dopo 5’. Il Siderno si ferma davanti alla furia Guardavalle, conscio però dei problemi del reparto offensivo e di giornata. Il presidente Raffaele Salerno non cambia opinione e annuncia sempre un Siderno protagonista di un torneo ancora tutto da vivere. “Poteva andare decisamente in un altro modo” sono invece le parole di Silvio Frascà. L’allenatore della Bovalinese aveva preparato la gara in un determinato modo, lo stesso che stava prevalendo durante la prima frazione. Poi, secondo il trainer, la direzione arbitrale ha condizionato l’andamento dei giochi. Il tecnico più soddisfatto è risultato Tonino Figliomeni, re della Locride di giornata insieme al bomber Di Maggio, assistito alla perfezione da un Pascu che ha trovato il suo gemello d’azione. La famosa squadra operaia ha iniziato a dare frutti. In promozione San Luca e Gioiosa J. perdono ma non stanno solo a guardare, segnando almeno una rete. Il M.Gioiosa non va in gol ma non si fa neppure violare la rete, peraltro quella casalinga.   

venerdì 9 settembre 2011

Campionati al via, da domenica si fà sul serio

Basta un fischio e tutto tornerà come prima, tutti torneranno a correre sui campi. Per domenica la partenza è prevista per l’eccellenza e  la promozione, da Bocale a Scalea e da Oppido a Roccella. Orario estivo, caldo ancora eccessivo, gambe appesantite ma non per tutti e qualche organico da definire con recuperi o ritorni. Alle prime battute non viene certo da pensare a quale esito porterà il torneo 2011-’12 ma avrà ancora più valore quanto sarà messo in cascina di volta in volta. Aver mutato alcune regole dovrebbe sfavorire lo spreco dei punti, limitare il prematuro scambio di favori, con la classifica avulsa che avrà un ruolo fondamentale per i titoli di coda vista l’eliminazione dello spareggio per il quintultimo posto. In tempo di play, poi, si deciderà con gara unica e sul terreno della migliore classificata. Gli off, come gli out, terranno conto dello scarto dei dieci punti. Dopo il Siderno - Guardavalle di Coppa ecco subito la replica, in eccellenza, per la prima uscita di campionato a terreni invertiti. Sarà l’atto decisivo per capire se il già chiacchierato Fiorenza si sia già ambientato nella categoria e se Galati abbia assestato tutte le scosse di mercato. Bovalinese e Brancaleone partono supportati dal tifo locale, affronteranno rispettivamente Montalto e Scalea mentre il neo derby è rimandato alla dodicesima giornata. Gioca sul proprio manto anche il Roccella, prima formazione a svelare il tabù Palmese dopo le novità societarie e la ripartenza sull’onda del mercato. La promozione spacca in due il popolo sportivo. Da una parte c’è chi sostiene che il girone B non sia da sottovalutare perché equilibrato e da scoprire, con formazioni come Gioiosa e Pro Catanzaro che non faranno la comparsa da classica matricola. L’ultima è in mano ad Enzo Riitano, l’ex trainer del Guardavalle, ed è stata allestita per impensierire e non per rincorrere. Inizia il campionato in trasferta, davanti alla Cittanovese che D’Agostino ha forgiato per poi fare una degna figura in Coppa contro il Roccella. Nella competizione in questione non ha deluso neanche il Marina, che finisce la preparazione giusto in tempo per accogliere la Rizziconese che non è più di Cabrea. Il tecnico si è spostato a Taurianova dove esordirà fronteggiando la matricola di Rocco Logozzo, il Gioiosa. Sono poche le locridee e non si incontrano, infatti il San Luca inizia da Gallico e il locrese Esposito, ma con il suo Davoli, da Oppido. Per il derby più atteso bisognerà aspettare anche qui la dodicesima giornata e scoprire chi la spunterà tra M.Gioiosa e Gioiosa J., tra il giovane Caridi e il navigato Logozzo.    

mercoledì 7 settembre 2011

L' intervista a: Mr Cesare Prandelli

La terza tappa emiliana non poteva che essere Parma: la città che tanto è stata sulla bocca di tutti; spiata, perseguitata da dicerìe e pronostici. E’ quella dei nomi che ormai sappiamo a memoria e alla quale si collegano tante realtà della ridente cittadina. Già…ridente, colta, signorile città, una delle più belle finestre sull’Emilia Romagna e sull’Italia; una delle immagini più rappresentative del nostro calcio. La città di Parma è storia, dentro e fuori dal recinto di Collecchio. Qui si respira un’aria viva, come quella della squadra che Cesare Prandelli definisce tale e tonica, volta ad inseguire quel successo interno che da tanto manca al Tardini.
Anche al mister gialloblu sono state sottoposte le domande di rito sul rapporto con i direttori di gara ed anche lui tiene a sottolinearne la buona condizione, non solo in questa parte della stagione. “Ho sempre sostenuto quanto sia importante lasciare agli arbitri la serenità e la tranquillità di cui hanno bisogno per valutare. Giudico ottima la loro condizione atletica ma faccio un appunto sull’aspetto tecnico, in cui denoto poca collaborazione con l’assistente e il quarto uomo. Dovrebbero essere tutti più coinvolti, in modo tale che l’occhio dell’uno sostituisca quello dell’altro qualora se ne presentasse la necessità. Una partecipazione che riduca al minimo la diversità delle competenze. Dobbiamo migliorare l’aspetto tecnico degli assistenti arbitrali”. Idee ben chiare, quelle del mister, e non è l’unico caso. Segue confermando l’esistenza di una differenza di valutazione fra l’errore dell’arbitro  e quello del calciatore e suggerisce una prova: vietare ai tesserati e ai conduttori di trasmissioni televisive di commentare l’operato arbitrale. Un divieto semestrale che permetterebbe di stemperare gli animi e restituirebbe serenità a chi viene costantemente messo sotto i riflettori del giudizio. “A questo si aggiunge quanto le influenze di calciatori e allenatori aumentino le difficoltà dell’arbitro. E’ un gioco psicologico! Bisogna  provare a non protestare. E’ la nostra cultura di fondo: evitare atteggiamenti plateali, contenersi e non alzare le braccia al cielo. L’alternativa? Un’applicazione più ferrea delle regole, soprattutto quelle inerenti il rapporto diretto e verbale tra arbitri e calciatori”.
Cesare Prandelli continua, fino a provare a stabilire in che misura l’evoluzione del calcio giocato abbia creato difficoltà alle giacchette nere. Secondo il mister è accaduto nel modo che ci rivela la realtà agonistica, fatta di ritmi alti e conseguenti valutazioni maturate su centimetri  e non su metri. La difficoltà maggiore di quest’anno è individuata nella non nuovissima regola del fuorigioco di rientro. “Ha creato problemi anche a noi quali allenatori e giocatori, non solo a chi deve applicarle-afferma-. Credo altresì che novità su novità tendano ad impoverire il gioco, rendendolo meno naurale. Intanto cambierei una sola regola: la rimessa laterale. Se questa avvenisse con i piedi, la peculiarità dell’assenza di fuorigioco creerebbe più spettacolo”.
In quanto a collaborazione, ad esempio, l’arbitro riceve il giusto supporto dagli addetti allo spettacolo domenicale? Secondo Prandelli no! Per favorire tale complicità l’arbitro dovrebbe dialogare di più con i giocatori, allo stesso modo in cui dovrebbe fare una cernita tra le proteste e gestirle diversamente.
Non è d’accordo, però, sull’ipotesi di incontri periodici di preparazione tra l’Aia e le società. “Nelle iniziative d questo tipo non si affrontano, a parere mio, temi del calcio attuale. Sono circostanze in cui si tende a portare esempi personali  per cercare di chiarire vecchie incomprensioni sollevandone nuove. Mi piacerebbe ci fossero più filmati europei sui casi di fuorigioco: sarebbero molto utili! In altre circostanze eliminerei tutto ciò che è moviola. Quando la partita finisce si da inizio ad un nuovo ciclo. I filmati sono espedienti che possono darti più o meno ragione ma falsano in misura elevata ciò che abbiamo vissuto perché privi della potenza con cui si materializzano i contatti”.
Più breve ma deciso è stato negli ultimi quesiti in cui, Cesare Prandelli, ha elogiato l’esperienza quale strumento di gestione del regolamento e ha nuovamente sottolineato il parere personale, negativo, sulla moviola.
Partendo dal raffronto arbitrale con i colleghi stranieri ha precisato il loro “concetto diverso di gestione della gara. I fischietti d’oltralpe fanno giocare di più ma sono meno bravi tecnicamente e la loro preparazione atletica è inferiore a quella degli italiani. In quanto al gioco sono i calciatori ad adattarsi alla loro linea di conduzione della partita. In generale, invece, esisterà sempre  un condizionamento psicologico di fondo da parte della categoria, relativo al contesto, alla squadra, al blasone…alla personalità! Ragion per cui bisognerebbe adottare una metodologia più mirata, che sia meno fondata sulla discrezionalità. Per quanto non ami gli strumenti di supporto ritengo fattibili dei sensori da installare in riferimento alla linea di porta…ma per altro non illudiamoci: l’arbitro ideale non può esistere! Ci sono arbitri che peccano di qualità tecnica ma compensano con il buon senso”.

Intervista pubblicata sul periodico L' Arbitro

lunedì 5 settembre 2011

L' intervista a: Mr Alberto Malesani

Alla vigilia dell’incontro che ha generato l’esonero del tecnico, qualche giorno prima del match con la Reggina di Camolese, la meta è stata Modena. Nel periodo più intenso del cosiddetto “patto d’acciaio” ai fini della salvezza, in una città in cui la gente ha capito che bisogna lottare sino alla fine, abbiamo incontrato Alberto Malesani, il fautore di queste ed altre belle parole. Prime fra tutte quelle con cui elogia i tifosi modenesi, sempre più numerosi, tanto da essere lezione per le città più grandi, tanto da capire che anche le vittorie non devono cullare perché “non è mai finita e bisogna essere forti dentro, sempre!”. E’ questo lo spirito di società, staf, tifosi…è questo lo spirito del patto!
Ecco come giudica la condizione fisica dei fischietti e il rapporto con loro in questa prima fase della stagione. “Sotto l’aspetto della preparazione atletica, che a mio avviso risulta più scientifica e arricchita dai consueti raduni, ritengo che la categoria sia migliorata molto. Noto grandi progressi in merito e me ne avvedo proprio sul campo. In passato l’arbitro era più lontano dal punto in cui si svolgeva l’azione, quindi direi che oggi è molto bravo in merito. Per questo anticipo già che l’evoluzione tattica,tecnica ed agonistica del calcio ha reso solo in piccolissima parte più difficile il compito del direttore di gara. Questo semplicemente perché la sua crecita agonistica è stata direttamente proporzionale alle novità tecnico tattiche.
Ho sempre avuto un buon rapporto con i direttori di gara e tale voglio che rimanga. E’ successo, ed è dipeso dal momento,che abbia perso l’equilibrio con qualche atteggiamento eccessivo. L’importante è appianare immediatamente l’inconveniente. D'altronde sostengo la teoria del dialogo, soprattutto nel dopo gara, quando ho avuto modo di trovare disponibilità e cortesia da parte di arbitri e assistenti.
L’errore arbitrale è, purtroppo, ingigantito perché il suo ruolo è di prim’ordine rispetto a quello del calciatore, ovvero è il giudicante per eccellenza della gara. Il giocatore, dal canto suo, è giudicato”. Su un altro aspetto, cioè quello della valutazione di un episodio, percepita in maniera differente dai due protagonisti, mister Malesani fa riferimento all’egoismo personale per il quale ognuno tende a difendere il proprio comportamento. “L’arbitro, in ogni modo, è un super partes e non mi dispiacerebbe se avesse la facoltà, nell’incertezza, di tornare sui propri passi in caso di errore”.
Per quanto concerne le proteste Alberto Malesani è d’accordo: meno se ne fanno in campo e meno ne è influenzato il pubblico. In riguardo al comportamento di quest’ultimo sottolinea anche come esso sia sensibile soprattutto ai pareri della stampa, che esercita molto più potere del contesto agonistico della domenica pomeriggio. Altresì voterebbe per la realizzazione di incontri periodici di preparazione fra arbitri e calciatori. Un’iniziativa che non risulterebbe, a suo avviso, controproducente, considerando dell’uomo l’onesta e la lealtà. “Prenderei in considerazione anche l’utilizzo immediato di strumenti come la moviola in campo. Perché l’arbitro non possa avvalersi di questo mezzo, così come altri lo usano per contestare il suo operato? La televisione, infatti, modifica in qualche modo il parere creato in tempo reale, ad una velocità tale da giudicare in tempi frazionati. D'altronde credo che essa, in linea di massima, dia più ragione all’arbitro. La mia proposta è quella dell’adozione di tale supporto visivo da utilizzare solo in casi eclatanti di incertezza, ed a sua discrezione. Sarebbe utile averla in aiuto ai dubbi sul goal o non goal e su molte mansioni potrebbe coinvolgere il quarto uomo. Il tempo impiegato verrebbe cumulato al recupero finale”.
Il confronto tra i nostri fischietti e quelli stranieri non ha riscosso molto successo con il mister, il quale ha subito precisato: “Chi conosce tutti gli arbitri stranieri tanto da essere in grado di formulare un riscontro? So che mediamente gli arbitri italiani sono bravi…e ho avuto una buona impressione di quelli incontrati durante le coppe europee (che sono poi i più bravi tra gli stranieri)”. Sul finale Alberto Malesani ci lascia un consiglio e una constatazione. Non rileva veri e propri aspetti negativi dell’arbitraggio, eliminerebbe solo la discrezionalità per un’applicazione ferrea e testuale del regolamento; fermo restando che l’esperienza è la miglior arma per una buona valutazione.
L’arbitro ideale, lo sappiamo, non esiste…o almeno fintanto che sarà umano. “E’ ideale l’arbitro che sbaglia meno!” .

Intervista pubblicata sul periodico L' Arbitro

venerdì 2 settembre 2011

L' intervista a: Mr Carletto Mazzone

1) Come considera gli arbitri italiani sotto l'aspetto della preparazione
tecnica e
atletica?
2) In questa prima fase della stagione come giudica il rapporto con gli
arbitri?
3) Condivide la differenza di valutazione fra un errore dell'arbitro e
quello di un
calciatore?
4) Non ritiene che le proteste sia dei calciatori che degli allenatori
aumentino le
difficoltà dell'arbitro e influenzino il comportamento del pubblico?
5) In che misura l'evoluzione tattica,tecnica e agonistica del calcio ha
reso più
difficile il compito dell'arbitro?
6) Ritiene che l'arbitro riceva in campo la massima collaborazione da
parte di calciatori e
allenatori?
7) Sarebbe possibile un comune incontro periodico di preparazione-pratica
e teorica-fra
arbitri e calciatori?
8) Dopo aver giudicato l'arbitro sul campo,fino a che punto si lascia poi
influenzare dalla
televisione?
9) Che differenza ha trovato fra gli arbitri italiani e quelli stranieri?
10) Quali sono gli aspetti negativi dell'arbitraggio e in che modo pensa
che possano essere
corretti?
11) Si parla spesso di moviola in campo,di ricorso alla TV per
fuorigioco,simulazione ed
ogni altra fonte di errore e di contestazione,nonchè di accorgimenti
per eliminare dubbi
sul pallone al di qua o al di là della linea di porta:qual è il suo
pensiero al riguardo?
12) Secondo la sua esperienza può esistere un arbitro ideale e come
dovrebbe essere?

"Carletto Mazzone,l'uomo-allenatore che non si espone se non nelle
interviste del dopo partita.Carletto sbuffa e urla,si arrabbia e la sua
pressione sale ai limiti...ma lui non fa presenza in tv,non polemizza a
lungo e non telefona per intervenire".Così Sandro Piccinini descrive
velocemente l'allenatore del Bologna nell'anticipare un intervento
straordinario in tv,nella trasmissione "Controcampo".Carlo Mazzone,l'ormai
Carletto nazionale che sta all'espulsione come il rigore alla partita(cioè
ogni tanto e quando serve!),non è facile all'ira,è solo così come lo si
vede:genuino e in buona fede.In quell'intervento aveva dichiarato:"Sul piano
umano l'arbitro dev'essere una persona sensibile,capace di conoscere i
problemi degli addetti ai lavori".Una risposta un po' imprecisa,"aperta"
ma,in realtà,il mister ha un'opinione ben chiara dei direttori di gara.
Il giudizio di Carlo Mazzone nei confronti degli arbitri italiani è
altamente positivo,tant'è vero che li considera i migliori del
mondo:"...Perchè arbitrare in Italia non è come farlo negli altri
Paesi!",esclama.Riconosce anche che "Bene che fa...fa male!E' la strategia
di pensiero vigente che,alla fine dei giochi,lo fa apparire sempre in
torto.E' questa che non mi piace:pensare che l'errore arbitrale sia frutto
di una malafede è un concetto penalizzante ma esistente.Per tutta la
settimana,infatti,circolano forme di condizionamento,come la stessa
moviola,tali da rendere la domenica un giorno poco felice.Il mio
pensiero,invece,è semplice:esistono arbitri bravi e altri meno bravi,di
quelli in forma e di quelli meno in forma.L'arbitro bravo poi,non è quello
che non sbaglia mai bensì colui che sbaglia meno".Nel suo caso si tratta di
partite quasi sempre cariche di tensione perchè decisive o dell'ultima
spiaggia,per cui riconosce di aver spesso subito le conseguenze di tale
clima.
Rifacendoci ai quesiti posti,la prima fase del campionato ha lasciato
soddisfatto Carlo Mazzone in merito al rapporto con i direttori di
gara.Racconta l'incidente di percorso parmense e mostra qualche
perplessità,tutt'ora,nell'accettare il provvedimento di allontanarlo dalla
panchina per una battuta,dice,anche simpatica."Quando sbaglio...lo
merito!Non ho mai beneficiato di vantaggi.Non ne ho mai voluti,non ne ho mai
chiesti...e poi perchè chiederli?Io credo nella lealtà e nella correttezza
della gente!".
In merito agli errori dell'arbitro e alla differenza di valutazione fra
questo e i giocatori,il mister esordisce:"Arbitrare è il mestiere domenicale
più difficile,spesso risulta impossibile.Si tratta di prendere delle
decisioni in una frazione di secondo,per azioni avvenute in spazi ridotti,e
predico sempre ai miei ragazzi di non fissarsi sull'operato momentaneo del
giudice,perchè gli eventuali errori non diventino un alibi".Quello che
Mazzone ha notato e che a suo avviso costituisce un campanello d'allarme
riguarda alcune evoluzioni,non tecniche ma comportamentali,nel rapporto
istituito sul terreno di gioco."Condanno tutti quei <<capannelli>> fatti
attorno all'arbitro e gli atteggiamenti che ultimamente vengono lasciati
passare.Un tempo non era così!Sarà necessario che i direttori di gara
tornino ad essere più rigidi e che noi insegnamo ai giocatori a stargli a
debita distanza e protestare meno".
Così conviene anche con un altro quesito,cioè che calciatori ed allenatori
contribuiscono ad alimentare le difficoltà mediatiche degli uomini dell'Aia
proprio con il loro comportamento."Gli allenatori,tutto sommato, non vanno
oltre...ma non giustifico il nostro comportamento".Così come non difende la
propria categoria,asserisce sul detto che l'arbitro non riceva in campo la
massima collaborazione da parte loro e dei rispettivi calciatori..."ma
l'errore fa parte del gioco!L'inconveniente è ridimensionabile con un
maggior buon senso.Certo l'evoluzione tattica,tecnica ed agonistica del
calcio ha reso più difficile il compito dell'arbitro,in misura evidente.La
velocità di gioco,il lancio lungo,le nuove regole,soprattutto sul
fuorigioco,creano grossi problemi.Penso che nel tempo un solo arbitro non
sarà più sufficiente".
Il mister non sarebbe d'accordo su eventuali incontri periodici di
preparazione,pratica e teorica,fra arbitri e calciatori.Detta così e
considerata di primo acchito non lo convince,anzi lo fa pensare ad un
ulteriore alibi per alimentare false teorie di sospetto.
E sull'influenza della televisione,che ne pensa?Carletto Mazzone,dopo aver
giudicato l'arbitro in campo,non è che muti il suo pensiero in base a cosa
dicano gli altri,quanto "la tv presenti invece ciò che è sfuggito in tempo
reale".
Il discorso,infine,non poteva tralasciare punti ormai saturi di
interrogatori e pareri,come la differenza con gli arbitri stranieri e la
moviola.I colleghi stranieri,per dirla alla Mazzone,"sono un disastro.Sul
piano atletico poi,anche se non tutti,sono impresentabili.A confermare le
mie teorie sui migliori c'è che Pierluigi Collina è il numero uno nel
mondo.Gli aspetti negativi dell'arbitraggio di casa nostra si possono
ricondurre solo a quello che dicevo poc'anzi,cioè l'eccessivo dialogo
esistente che non vorrei venisse frainteso e producesse troppe licenze.La
gravità,infatti,sta nell'approfittarcene.Dieci o vent'anni fa erano
impensabili atteggiamenti odierni.In merito si è pensato ad una moviola
anche in campo,così da rilevare immediatamente l'eventuale
errore.Beh,organizzata nel giusto modo potrebbe anche risultare importante
ma la sua buona funzionalità mi lascia perplesso.Daltronde oggi l'arbitro
non è più un assolutista,dialoga con i suoi assistenti ed il miglioramento è
evidente.Forse potrebbe contribuire allo spettacolo l'istallazione di
sensori acustici in riferimento alla linea di porta".
Chiaro e sincero Carlo Mazzone,senza dubbi o giri di parole.Le sue risposte
sono il miglior successo che ci si potesse aspettare per far chiarezza su un
rapporto forse messo esasperatamente in discussione.Ma come dovrebbe essere
per il mister l'arbitro ideale?"Non può esistere perchè non è concepibile un
essere umano che non sbagli mai.L'errore non è bello anzi,per noi può essere
sinonimo di esonero;però fa parte del gioco.L'allenatore sbaglia la
formazione,il giocatore il gol...e vince chi sbaglia meno!".

Intervista pubblicata sul periodico L' Arbitro