Il Siderno prepara la gara di Isola Capo Rizzuto, dopo
essersi spostato a Bocale per affrontare in amichevole l’Hinterreggio. La gara
in realtà avrebbe dovuto disputarsi al Raciti, al cui terreno è stato deciso di
non sottoporre ulteriori pressioni dopo l’abbondante acqua ricevuta tra martedì
e mercoledì. In vista del sintetico crotonese è stato meglio. Intanto
osservando l’allenamento abbiamo puntato il dito su uno dei nuovi acquisti. Alessandro
Mascaro, prima giovane di talento oggi pedina di riferimento. Si propone
difensore centrale ma diventa, all’occorrenza, il classico centrocampista
d’appoggio per favorire alla squadra la possibilità di scarico pre ripartenza.
Orienta la manovra e coordina gli spostamenti al suo seguito. In difesa rende
lo stesso effetto organizzativo ma lì è più soggetto all’atteggiamento del
compagno di reparto. Con Luciano si muove in coordinazione, con Carabetta si
adegua all’iniziativa del capitano, con Melingeni davanti a sé evita di
lasciare sguarnito il comparto difensivo. Caratterialmente è dotato di capacità di
sprono e grinta educativa, razionalità da regista e prudenza da giocatore di
reparto arretrato. Classe ’88, ex Sambiase e prima ancora Vigor Lamezia,
Alessandro Mascaro è a Siderno da quest’anno, voluto dal dottor Pippo La Face e
dal direttore sportivo Francesco Vumbaca. E’ arrivato a campionato avviato,
direttamente dal Sambiase e con la clausola del prestito. Lo scorso anno ha
collezionato trenta presenze mettendo a segno due gol. Mister La Face lo
considera prima di tutto una grande persona: “E’ un professionista esemplare,
ci dice esausto alla fine di due ore d’ allenamento. Lo ritengo un giocatore
intelligente e tatticamente duttile, il classico su cui puntare cecamente con
il 100% della fiducia”. Dalla personalità al carattere di Mascaro, definito
anche uomo spogliatoio, mister La Face passa alla prospettiva gara. “Non
possiamo permetterci passi falsi, l’Isola è nella nostra stessa situazione ma
noi dobbiamo evitare la troppa sicurezza dell’ultima parte di gara a Gioia
Tauro”. L’unica paura del Siderno dunque è il Siderno stesso, che non riesce
ancora ad essere squadra per tutti i novanta minuti. Per quanto riguarda la
condizione il tecnico l’apprezza su ogni piano: tecnico, tattico e
organizzativo. Sul campo di Isola è d’obbligo evitare errori elementari.
Intanto il dubbio Candido non si risolve con Melingeni perché entrambi hanno
problemi di natura diversa. Il sabato darà consigli a mister La Face.