Oggi conosciamo Matteo Carbone, alias
"Matte", giocatore al naturale, segni particolari la fantasia mentre
tutto insieme fa: classe da vendere. Classe'89, giovane ma calcisticamente
maturo già da anni, è indiscutibilmente la bandiera del Marina di Gioiosa. La
sua trafila infatti si ascrive alla formazione giallorossa, nei momenti
migliori e nei peggiori, dai salti di categoria che hanno visto la squadra
militare in eccellenza alle retrocessioni successive. Nato il 22 agosto, Matteo
ha iniziato a giocare all'età di cinque anni. All'interno della scuola calcio
era il più piccolo anche per statura, simpatico da vedere, sbalorditivo da
ammirare nelle sue performance calcistiche. La sua capacità di svicolare con la
palla "attaccata" al piede faceva girare la testa anche ai più
grandi. La sua era un'arte innata. La stoffa è stata subito individuata e
segnalata, tanto che le convocazioni degli anni successivi non gli hanno fatto perdere
mai una competizione in rappresentativa, dai giovanissimi agli allievi fino
all'under 18. A undici anni invece lo nota un osservatore della Juventus, deciso
a portarlo con se a Torino. Come si sa in queste cose si guarda molto all'età
e i genitori rifiutano il club bianconero per non farlo allontanare troppo.
Colleziona altre soddisfazioni a livello regionale, coppe e trofei di ogni
tipo, ma quel che gli è sfuggito sotto il naso è stato il primato under 18
sfumato nella finale contro il Sambiase nel giugno del 2008. Quella partita,
come la maggior parte delle gare della sua carriera, era stata firmata da un
suo capolavoro balistico: rovesciata d'intuito e guizzo di palla a gonfiare la
rete. I gol che mette a segno domenica dopo domenica non sono mai opportunisti,
con palla da insaccare sulla linea di porta. La maggior parte dei suoi centri
nascono da azioni personali, bordate dalla distanza e lunghe cavalcate in
contropiede. Insomma, è uno a cui non piacciono le cose facili. Tornando alla
sfortunata finale regionale, la competizione non risultò inutile. E' stato in
quella occasione che la Rosarnese, allora militante nel campionato CND, lo ha
notato e corteggiato fino ad ottenere il sì estivo. Era l'occasione da non
perdere, rinunciata dopo la fase di preparazione per non pregiudicare il
discorso scolastico visto che la squadra della Piana richiedeva almeno tre
allenamenti mattutini. Il suo Marina, allo stesso tempo, era difficile da
lasciare e, smaltita un po' di delusione, in campo è tornato quello di sempre.
I colori giallorossi hanno giocato anche in prima categoria ma Carbone ha fatto
l'esordio in promozione, a quindici anni, e alla fine dell'annata è stato
riconosciuto quale miglior giovane del campionato. Venendo ai giorni nostri,
Matteo alla fine non ha mai cambiato compagine, ha rifiutato offerte
lusinghiere durante i mercati estivi e continuando a portare in alto i colori
giallorossi. Iscrittosi all'università ha fatto la medesima cosa, ovvero ha
continuato a giocare nel Marina di Gioiosa sacrificando anche parecchi viaggi
per non saltare allenamenti importanti. Dal punto di vista agonistico non si
risparmia, veloce oltre che tecnico, si presta ad un gioco veloce e a diversi
ruoli. Non è un attaccante puro, gioca bene da regista e trascina l'intero
centrocampo pur giocando sempre a ridosso degli attaccanti. Ha concluso il
campionato scorso al quinto posto nella classifica marcatori, con dieci reti,
alla stregua di Diego Giovinazzo e Marino. Attualmente e dopo ventitre gare ne
ha realizzati nove di gol, tenendo testa ad un certo Cosimo Saviano.